ll Conservatorio “Luisa D'Annunzio” di Pescara trae le sue origini dalle riflessioni estetiche e dalla felice intuizione di un gruppo di artisti abruzzesi vicini al Poeta pescarese Gabriele D’Annunzio, primo ispiratore.
Il 27 gennaio 1922, nella ricorrenza del sesto anniversario della scomparsa di Luisa D'Annunzio, adorata madre del Poeta, artisti abruzzesi a lui ben noti - Primo Riccitelli, Camillo De Nardis, Michele Cascella, Francesco Paolo Michetti, Bonaventura Barattelli, Francesco Paolo Tosti, Vittorio Pepe - decisero di costituire a Pescara un'associazione musicale che dalla madre di Gabriele doveva prendere il nome.
Nello stesso anno, i fondatori si recavano al Vittoriale per presentare all'amato conterraneo l'iniziativa, già da Lui accolta con entusiasmo e a cui Egli stesso impose il nome Corporazione Musicale "Luisa D'Annunzio". Prima della formale costituzione della Corporazione, avvenuta nel giugno 1922, così scrisse il Poeta al Sindaco di Pescara nel maggio di quell'anno: "La S.V. sa quanto sia profondo il mio amore per la mia Città natale, per il mio fiume, per la mia spiaggia, per le colline e per quel santo poggio dove mia madre mi attende. Ma questo amore oggi trabocca di gratitudine, colmato dalla nuova testimonianza della mia Pescara, verso la memoria di Colei che il popolo chiama benedetta fra le donne. La S.V. voglia esprimere il sentimento al nobilissimo Consiglio ed assicurarlo che io darò tutte le mie forze all'alta opera. Della S.V. devoto sempre. Gabriele D'Annunzio, Gardone del Garda, Calendimaggio 1922.”
E’ Gabriele D’Annunzio a scrivere, di proprio pugno, l’articolo 2 dello Statuto precisando le finalità della Corporazione: "Secondo lo spirito che ispirò gli Statuti del Carnaro e fece della musica una istituzione religiosa, la corporazione intende promuovere, incoraggiare, estendere la cultura musicale della Città e nella Regione, rinnovare nella popolazione il mito d'Orfeo.”
Con la Corporazione, la cui nascita si pone nel panorama intellettuale e artistico del territorio diventando da subito un punto di riferimento culturale assoluto per i pescaresi, inizia un lungo percorso che ha accompagnato la storia stessa della città, la sua crescita culturale, sociale ed economica durante l’intero XX secolo. L'istituzione che aveva certamente il fine di promuovere la cultura musicale, si poneva anche ulteriori obiettivi: l'articolo 1 dello Statuto ricomprendeva: "serate musicali, concerti, feste, adunanze d'arte, ricevimento d'onore ad artisti distinti". Pescara cominciava ad avere anche una consapevolezza culturale e aspirava alla meta ambiziosa di una scuola musicale.
Pure non doveva passare molto tempo perché questa ambizione si concretasse nella fondazione di un Istituto Musicale (sovente poi lungo gli anni chiamato Liceo, anche in documenti semi ufficiali) a cui la Corporazione affidava soprattutto, via via in maniera sempre più assorbente, le proprie finalità culturali. Era il dicembre 1928. Il 30 novembre era stato pubblicato un manifesto da parte della Corporazione a firma di Berardo Montani podestà di Pescara, del Maestro Umberto Coen e di Ludovico Ciavarelli che annunciava alla cittadinanza l'Istituzione musicale. Essi ringraziavano l'allora Maestro Mulè, direttore del Conservatorio romano di "S. Cecilia", di essere “largo di aiuto e di consigli degli ottimi giovani, vere speranze dell'arte, per dar vita al Liceo che sorge”.
Il Liceo, inaugurato con un concerto del trio Luccarini-Perini-Rosati, apriva un periodo di meritoria attività sotto la direzione del Maestro Lino Liviabella sostituito, a partire dall'autunno 1932 quando egli si trasferì a Venezia (dove ebbe la cattedra di Armonia al Liceo Musicale "Benedetto Marcello"), dal Maestro Pietro Ferro. Questi, mentre nel maggio 1933 la Corporazione veniva eretta in Ente morale con Regio Decreto n. 776, sulla base di un progressivo sviluppo artistico ed educativo del Liceo musicale, richiedeva per esso un riconoscimento giuridico. Il 30 ottobre 1935 il Liceo conseguiva tale riconoscimento da parte del delegato prefettizio, in attuazione dell'invito del Ministro dell'Educazione nazionale, disponeva il riordinamento dell'organico delle cattedre e degli uffici. Così riorganizzato, il Liceo intraprendeva un nuovo periodo di feconda attività molto più sicura dal punto di vista giuridico, alla quale corrispondevano, oltre agli esiti didattici, le affermazioni conseguite da suoi docenti ed ex allievi. Esso, nella città in rapida ascesa, soprattutto dopo la sua elevazione a quarta provincia d'Abruzzo, nel 1927, entrava a far parte a pieno titolo di un patrimonio scolastico in continuo accrescimento. Diveniva centro di studi musicali: dall'Abruzzo e dalla vicina Puglia gli allievi affluivano numerosi, mentre esso diffondeva la cultura musicale attraverso sempre più frequenti iniziative. Intanto, si svolgeva una lunga azione tendente a trasformare il Liceo Musicale in Conservatorio. Essa aveva avuto inizio fin dal 1937 quando, in occasione di una collaborazione dei Martiri Pennesi, Gabriele D'Annunzio richiese il provvedimento al Ministro dell'Educazione nazionale. Le promesse ricevute in quell'occasione dovevano però rimanere vane per più di trent'anni. Soltanto trentadue anni dopo, infatti, mutato il regime, trasformata ed arricchita la Città e, soprattutto, ripresa immediatamente dopo la guerra l'attività della Corporazione e del Liceo, che confermarono la tradizione di serietà che li aveva ispirati fin dalle origini, si concretizzarono le ragioni morali e culturali che consentirono agli amministratori del Comune e della Provincia di Pescara di riuscire nell'intento.
Al Maestro Ferro seguirono come direttori i Maestri Toscano, Maini e Macchia. Durante quest'ultima direzione, durante l'anno scolastico 1965/66 per la precarietà della sede che allora era quella di Via Muzii, fu tolto il pareggiamento a causa di alcune irregolarità, quale l'inadeguato numero di classi con docenti di ruolo. Dopo gli adeguamenti edilizi e l'effettuazione di vari concorsi per le cattedre di pianoforte, viola con l'obbligo del violino, tromba e trombone, si riottenne il pareggiamento nell'anno scolastico 1968/69. L'allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione Bellisario, nato a Lanciano, si prodigò dapprima per far riavere al Liceo il pareggiamento e successivamente per trasformarlo il Conservatorio, la cui sala gli fu in seguito intitolata in segno di riconoscenza.
Dal 1° ottobre 1969, quindi, il Liceo fu trasformato in Conservatorio musicale alle dipendenze dello Stato, con il nome di Conservatorio di Musica "Luisa D'Annunzio". A partire da quell'anno, salvo brevi periodi di vicariato, è stato diretto dai seguenti musicisti: Firminio Sifonia, Giuliano Silveri, Mario Domenicucci, Luciano Cerroni, Davide Liani, Nicola Jannucci, Marcella Crudeli (1988), Enrico Perigozzo (2005), Massimo Magri (2011). L’attuale Direttore è il Maestro Alfonso Patriarca (2017). Alla presidenza del Consiglio di Amministrazione si videro nominati, a partire dallo stesso anno: Gennaro D'Amico, Giustino De Cecco, Filippo De Cecco, Antonio Di Monte, Ciro Angelozzi, Giorgio Di Carlo, Giorgio Comani. Dopo la Legge di Riforma furono nominati Presidenti dell'Istituto Enrico Perigozzo (2005), Miriam Severini (2006), Giovanni Epifani (2007), Filippo Del Vecchio (2008), Franco Farias (2009), Enzo Fimiani (2015), Maurizio Di Nicola (2019).
Il definitivo passaggio ad Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale, avvenuto nel 1999, ha confermato quel ruolo di riferimento nel panorama culturale ed artistico del territorio, realizzando quello che un tempo è stato il sincero, appassionato auspicio del presidente della Corporazione Musicale pescarese Antonino Liberi, che rivolgendosi a D'Annunzio nel marzo del 1927 formulava il desiderio che l'«Istituto Luisa [divenisse] di importanza nazionale, l'Università musicale italiana cui devono far parte tutte le autorità politiche, artistiche, finanziarie, giornalistiche [...]».